Così ogni inverno in molti giardini privati della città sembra siano passati dei taglialegna, segando rami a caso, senza un criterio, senza un motivo, senza alcuna tecnica e senza alcuna logica, se non quella dello spreco di soldi e della rovina degli alberi stessi, con tagli dissennati, inutili.
Purtroppo questo è il risultato disastroso di scellerate potature, servite solo a far guadagnare i “capitozzatori” (non si possono considerare nemmeno giardinieri) e a far credere alla gente di curare le piante quando invece le si stavano distruggendo poco a poco.
Povero nostro verde, che senso di squallore: una miscela deleteria di ignoranza, incompetenza e avidità distrugge gli alberi, maltrattati con disprezzo, senza amore e contro ogni buon senso. Si tratta di ladri di bellezza!
Perché poi togliere proprio ciò che dà nutrimento a una pianta?
Chi vuole approfondire un minimo legga l’articolo allegato, almeno l’introduzione, in cui vengono enunciati anche i tre assiomi (verità evidenti e indubitabili) sulla potatura:
1. LA POTATURA, COMUNQUE SIA EFFETTUATA, CAUSA UNO SCOMPENSO ENERGETICO ALLA PIANTA (DEVE SEMPRE ESSERCI UN MOTIVO REALE, SERIO, PRECISO, PER TAGLIARE ANCHE SOLO UN RAMO DI UNA PIANTA).
2. LA MIGLIOR POTATURA È QUELLA CHE NON SI VEDE.
3. LE PIANTE PIÚ BELLE SONO QUELLE NON POTATE (UN ALBERO BEN POTATO NON DEVE SEMBRARE POTATO).
A. LA CAPITOZZATURA COSTA DI PIÙ DI UNA CORRETTA POTATURA.
A. LA CAPITOZZATURA RIDUCE TUTTI I BENEFICI DEGLI ALBERI.
Intanto anche Striscia la Notizia se n’è lodevolmente occupata, per chi ha voglia di vedere i servizi:
https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/capitozzatura-gli-alberi-maltrattati_71361.shtml
Anche per questo è importante che si scelga a chi affidare la potatura degli alberi (che nella cura del verde è l’operazione a piú alta specializzazione e complessità tecnica) solo tra operatori professionalmente qualificati (per esempio qui si possono selezionare da un elenco territoriale: https://www.monzaflora.it/it-IT/scuola-agraria-del-parco-di-monza/), al fine di garantire un lavoro corretto e rispettoso.
Ci si aspetta pertanto d’ora in poi una severa moratoria delle potature di alberi e arbusti non previste, non richieste e non desiderate, e di disporre a tutti i giardinieri una cura e rispetto del verde secondo le conoscenze arboricolturali.
Con tanti saluti.
A presto.
Andrea Giorcelli
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Delibera Potatura degli alberi ornamentali – 1^ parte (di Francesco Ferrini) (1.93 MB) |
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La nostra lista Europa Verde è risultata sensibilmente cresciuta rispetto al passato, sia per il Municipio (5,60%), dove abbiamo quindi ottenuto anche un altro seggio oltre al mio, sia per il Consiglio comunale (5,11%).
In effetti un successo inaspettato, le fatiche ripagate e una rivincita per noi, ne sono contento, finalmente!
Quindi grazie ancora a chi mi ha scelto tra i tanti candidati.
Mi aspetta un grande lavoro per i prossimi anni, che cercherò di onorare nell’interesse della nostra zona.
Un saluto.
A presto.
Andrea Giorcelli
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www.facebook.com/AndreaGiorcellix
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Infatti come anche da precedenti comunicazioni ho sempre mantenuto alta l’attenzione per tutto quello che accade in zona e mi sono dato da fare per portare avanti diversi progetti, petizioni di cittadini e numerose segnalazioni di cose che non vanno, riuscendo comunque a ottenere qualche risultato nonostante le evidenti difficoltà di operare in queste condizioni.
Ma non è bastato e ci sono stati vari temi sensibili, che ci accomunano (indipendentemente dalle ideologie e dalle appartenenze di partito), su cui non è stato possibile mantenere il controllo e la direzione: sono convinto che in questi ultimi cinque anni l’assenza di una forza ecologista nel Consiglio e nell’amministrazione comunale si sia fatta spiccatamente sentire e che sia necessario tornare a seguire direttamente e costantemente quello che ci riguarda tutti molto da vicino, senza distinzione politica, e ho la volontà di farlo come sempre con passione e abnegazione.
Su tutti questi aspetti intanto invito a consultare il mio sito aggiornato https://www.andreagiorcelli.it dove si possono trovare altre informazioni su di me, su quello che ho fatto e il mio nuovo programma, che sottoporrò estesamente.
A presto.
Andrea Giorcelli
www.andreagiorcelli.it
https://www.change.org/SalviamoilverdediviaViterbo
Tale riqualificazione avrebbe numerosi benefici per i residenti della zona e per i bambini dell’asilo nido e della scuola d’infanzia che vi si affacciano. Data la sua posizione strategica, diventerebbe anche il punto di collegamento con altre aree verdi vicine, permettendo di realizzare un lungo parco lineare che attraverserebbe l’area ovest di Milano.
Tuttavia, la Giunta del Municipio 7 ha recentemente deciso di assegnare l’area ad un ente privato per la realizzazione di un imponente centro sportivo con parcheggio, nonostante la zona abbia già numerosi impianti con le stesse funzioni.
Abbiamo bisogno della tua firma per dare un futuro migliore al campetto di via Viterbo, contribuendo così alla visione di rendere Milano una città più sostenibile e vivibile. Grazie per il tuo aiuto!
o QUAL È LA STORIA DEL CAMPETTO?
Nel Municipio 7, ad ovest di Milano, racchiuso tra via Viterbo, via Creta e via Bentivoglio e circondato da aree verdi, sorge un campetto da calcio in erba naturale dalla storia travagliata (in rosso nell’immagine).
L’area (più di 15.000 mq), la cui concessione è stata revocata alla società calcistica Sella Nuova S.r.l. nel 2015 perché per troppi anni rimasta inutilizzata, è ormai caduta in totale abbandono.
Alla fine dell’ultimo mandato del Consiglio di Zona 7, la lungimirante decisione di riconvertire l’area a verde pubblico aveva messo d’accordo maggioranza ed opposizione.
Tale sistemazione avrebbe portato benefici ai residenti, tra cui numerose famiglie, e anche ai bambini della scuola e del nido d’infanzia che si affacciano sull’area da riqualificare.
o PERCHÉ LA PETIZIONE?
Ora, però, la Giunta del Municipio 7 ha deciso di riassegnare l’area ad un ente privato per la realizzazione di un imponente centro sportivo con piscina, palestra e parcheggi; centro, tuttavia, non necessario, dato che nelle immediate vicinanze ci sono altri impianti sportivi, già costruiti da tempo, con le stesse funzioni, tra i quali Parri Mengoni (di prossima apertura), Cardellino e Arioli Venegoni.
o QUALI PROBLEMI COMPORTEREBBE LA CEMENTIFICAZIONE?
La riqualificazione dell’area è indispensabile. Tuttavia, il progetto comporterebbe una notevole opera di cementificazione di uno spazio ora quasi del tutto verde, con rilevanti conseguenze in termini di impatto ambientale e consumo di suolo.
Le zone verdi cittadine hanno un’importanza fondamentale. Migliorano la qualità dell’aria, contribuiscono alla salute fisica e mentale dei residenti e hanno un effetto positivo nello sviluppo di bambini e adolescenti.
Il nuovo progetto per il centro sportivo rappresenterebbe, inoltre, un’occasione perduta e un grave errore urbanistico: l’area è proprio in mezzo ad un corridoio verde che si estende da via Valsesia, lungo via Viterbo e via Lucerna, fino a via Saint Bon.
Cementificando e assegnando l’area ad un gestore privato, si perderebbe la possibilità più unica che rara di completare finalmente questo sistema continuo di verde pubblico: il “Sistema verde Forze Armate” (in verde nell’immagine).
Questo parco lineare, se collegato da un percorso ciclo-pedonale, attraverserebbe la zona 7 di Milano, arrivando anche alle tre cascine Creta, Isolino Lombardo e Sella Nuova, con possibilità di collegamento al parco delle Cave, al parco Valsesia e a quello futuro dell’ex Piazza d’Armi (in bianco nell’immagine).
o PERCHÉ IL TUO AIUTO È ESSENZIALE?
La tua firma, dunque, non servirà solo a salvare da colate di cemento un’area verde, ma contribuirà direttamente alla promozione di uno sviluppo urbano coerente e sostenibile, nella consapevolezza che gli spazi, come le persone che li abitano, vivono meglio se connessi tra loro.
L’edificazione di un centro sportivo gestito da privati comprometterebbe definitivamente questa importante opera di valorizzazione del verde pubblico e negherebbe a questo campetto di periferia la sua ultima possibilità di un futuro migliore: quella di collegare le aree verdi ora frammentate, rendendole pienamente fruibili a tutti, adulti e bambini, e di essere in armonica relazione con quanto lo circonda.
Pertanto, con questa petizione chiediamo al Municipio 7, all’Assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura, all’Assessora al Turismo, Sport e Qualità della vita e al Settore Sport del Comune di Milano di trasformare il campetto da calcio di via Viterbo 4 in verde pubblico, rinunciando alla costruzione del centro sportivo e trasferendo l’area al Settore Verde per la sua riqualificazione e integrazione nel sistema di parchi pubblici circostanti.
Aiutaci a realizzare quest’obiettivo firmando e condividendo la petizione. Grazie davvero!
#salviamoilverdediviaviterbo #nocementoinviaviterbo #noconsumodisuolo
https://www.change.org/SalviamoilverdediviaViterbo
Andrea Giorcelli
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Ovviamente le cose non stanno in questi termini, nessuna delle due parti ha ragione, perché non si possono ancora considerare visioni così limitate e direi irragionevoli nella progettazione della città, ma soprattutto nel caso specifico si svia così l’attenzione e si perde di vista il vero problema dimenticato, che non è tanto quello che si vuole fare ma quello che a causa di ciò non si farà.
Siccome il parco sul deviatore dell’Olona prevedeva anche il percorso ciclo-pedonale di collegamento si è pensato bene che fosse la stessa cosa realizzare solo il nuovo progetto “Connessione verde tra parco delle Cave parco dei Fontanili”** che invece prevede solo quello e che potesse sostituirlo.
Ricordo infatti che il Comune, come richiesto anche dalla delibera del Municipio n.° 14 del 6/2/2017 (che aveva proposto di ridurre al minimo l’importo da investire per la sistemazione del parco sul deviatore dell’Olona, del resto senza darne alcuna motivazione, per fare tra le altre cose discutibili aggiunte di asfaltatura e illuminazione nel parco delle Cave) e dalla delibera del Municipio n.° 26 del 29/10/2018, aveva stralciato dalle opere pubbliche previste nell’ambito del P.I.I. “Calchi Taeggi – Bisceglie” il parco sul deviatore dell’Olona con la scusa che nel bilancio partecipativo è stata votata quella proposta; una diversione dei fondi senza la quale una parte rilevante dei 5 milioni di € di oneri di urbanizzazione, com’era stato già stabilito con la Variante al P.I.I. “Calchi Taeggi – Bisceglie”, sarebbe stata investita, comprendendo lo stesso percorso ciclo-pedonale, su tutta l’area che adesso solo in parte è interessata dai lavori limitati consentiti con i 500.000 € vinti nel bilancio partecipativo.
Il quartiere avrebbe beneficiato così della sistemazione completa dell’area degradata compresa tra via Cividale del Friuli, via Bagarotti, via Valsesia e via Nitti, che si promette da almeno trent’anni, incluso lo sgombero degli orti irregolari, micro-discariche e baracche, come pure di un necessario collegamento trasversale tra il parco Valsesia e il nuovo percorso, e che invece viene così di fatto impedita e rimandata ancora a chissà quando tagliandolo fuori completamente!
Grazie al Municipio 7 e al Comune per la disattenzione.
______________________
*: Non ha senso “dirottare” la connessione verso il giardino di via delle Forze Armate e via Viterbo perché è un altro percorso ed è un allungamento eccessivo del collegamento tra i due parchi; in ogni caso entrambi gli itinerari servono per muoversi in bicicletta tra le varie parti della zona.
Nemmeno i percorsi in via Cividale del Friuli e relativi attraversamenti possono essere considerati già ciclabili (anche se secondo il Regolamento del Verde i vialetti dei parchi dovrebbero essere promiscui, pedonali e ciclabili), visto che non si possono praticamente percorrere in bicicletta mancando i giusti raccordi con la viabilità ordinaria e gli attraversamenti ciclabili ed essendo scollegati e raffazzonati in qualche modo, quindi è evidente che vanno riorganizzati. Inoltre nei parchi frequentati come questi è meglio che la pista ciclabile sia sempre separata dal percorso pedonale.
**: In ogni caso ci si augura davvero che il progetto preveda almeno un adeguato attraversamento ciclabile del nodo tra via delle Forze Armate e via Cividale del Friuli e la razionalizzazione (già prevista dal progetto del parco sul deviatore dell’Olona) per il disimpegno rispetto ai passaggi carrabili di via Cividale del Friuli, 11 e 15, rendendoli indipendenti e rettilinei, quindi con minore superficie a essi dedicata, visto che oggi sono complicati da un’astrusa confluenza che rende disagevoli e interrotti i tragitti sia pedonali sia ciclabili.
Grazie, un saluto.
Andrea Giorcelli
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Già nel 2015 si era infatti deciso di revocare la concessione della prima area, con accesso da via Viterbo, 4, per troppi anni inutilizzata, alla società calcistica Sella Nuova S.r.l., dopo aver insistito con proroghe infruttuose della concessione, mentre ora, dopo l’assegnazione a un nuovo soggetto, sempre senza risultato, assistiamo all’ennesimo tentativo di farvi partire ostinatamente un’attività sportiva, stavolta con piscina e palestra, quando a pochissima distanza vicino a Bisceglie si stanno finalmente attivando le strutture con le stesse funzioni già costruite da tempo.
Grande è la delusione e lo sconforto nella zona per il grave passo indietro che con un’iniziativa piú concreta ma sempre inavvertita e superflua vanificherebbe in un colpo i progressi ottenuti fin qui con fatica e impegno — sulla base delle considerazioni espresse piú volte (Sistema verde Forze Armate | partecipazione ed eventi a Milano e sua area metropolitana: cittadini e amministratori assieme per una citta’ partecipata – e-participation | partecipami.it) circa la necessità di completare e connettere tutte quelle aree verdi lineari che vanno da via Valsesia, lungo via Viterbo e via Lucerna, fino a via Saint Bon e all’ex Piazza d’Armi (è assai miope per non rendersi conto che è un errore interromperle con spazi chiusi e invalicabili) —, dato che con il progetto del centro sportivo che è stato recentemente presentato si andrebbe a ostacolare e compromettere definitivamente tutta quest’importante e desiderabile prospettiva di valorizzazione e messa a sistema del verde pubblico, dimostrando veramente scarsa visione d’insieme e progettualità territoriale, oltre che incoerenza o poca memoria.
A presto.
Andrea Giorcelli
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A parte le ipotesi di tracciato diffuse e promesse a piú riprese fin dai primi anni ’70, tutto è partito veramente solo grazie alla mozione che riuscii a far approvare nel 2003 dal C.d.Z. 7 e trasmettere a tutti i settori comunali competenti e ad A.T.M. e Metropolitana Milanese.
Arrivarono poi risposte che, condividendo tale necessità, confermavano che il prolungamento potesse essere inserito «nelle priorità a seguito di ulteriori studi e delle richieste dei Consigli di Zona e dei cittadini».
Infatti, sebbene previsto come indicazione nel Programma Urbano della Mobilità 2000 – 2010, non si sarebbe realizzato in quel decennio. L’EXPO e le nuove previsioni (con i relativi finanziamenti) hanno puntato come sappiamo su altre linee o altri rami della linea 1.
Molte altre richieste e sollecitazioni ci furono, compresa la petizione con oltre 1.500 firme di cittadini (a cura di Angelo Quaranta, onore al merito!), ma poco si è mosso fino alla nuova riconferma del prolungamento nel Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile del 2018 dopo un lungo percorso di consultazioni, pareri e osservazioni, solo a seguire l’avvio ufficiale dello studio di fattibilità e poi il finanziamento della progettazione e infine dei lavori ci portano sempre piú vicini al nostro comune obiettivo.
Ora bisognerà che tutti i soggetti interessati pongano la dovuta attenzione alla collocazione definitiva delle stazioni e degli accessi, di accurati percorsi (anche ciclabili) per raggiungerle, delle sistemazioni superficiali e ripristini del verde che dovranno essere quantomeno non peggiorativi dell’esistente.
Andrea Giorcelli
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Scarica Delibera prolungameto della Metropolitana Linea1 – Ramo Bisceglie.pdf (2.17 MB) |
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È pertanto da ritenere del tutto falsa e ingiustificata la motivazione data dal Municipio 7 contro lo spostamento in via Lucca del capolinea della 78, necessario appunto per alleggerire quel lato di via Parri (oggi vi insistono varie linee e almeno due capolinea) e magari lasciare uno spazio possibile anche per la 58.
Insomma, anche senza le automobili che vi parcheggiano, se gli autobus lì non ci stanno non ci stanno: non è che si possano lasciare le cose cosí o mettere gli autobus uno sull’altro solo per non togliere posti-auto!
Se si vuole approfondire, si trovano anche una descrizione completa della situazione di insicurezza (fuori norma) e degrado (tra l’altro la posizione del capolinea della 63 induce un intenso calpestamento delle aiuole da parte dei passeggeri con pesanti danni al verde) e altre fotografie esplicative qui: https://www.partecipami.it/infodiscs/view/31803.
Andrea Giorcelli
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Insomma un elenco prioritario di tanti interventi (di cui pochi utili e necessari) che interessano di tutto tranne che il verde vero e proprio, le piante, gli animali, la natura (su cui non si spende neanche una riga) e che non sembrano proprio volere migliorare e sviluppare il parco in quanto tale, ma un’idea di verde urbano distorta e deviata e che forse nasconde altri scopi.
Tutto questo grazie anche alla poco oculata scelta del progetto del bilancio partecipativo “Connessione verde tra parco delle Cave e parco dei Fontanili” che, sovrapponendosi al progetto del Comune (quello che avrebbe davvero consentito il completo e continuo collegamento ciclo-pedonale e la sistemazione organica di tutte le aree degradate tra via Cividale del Friuli e via Nitti e occupate da orti irregolari in via Valsesia) e andando a sostituirlo anche se molto parzialmente, fornisce la scusa affinché gli oneri di urbanizzazione generati dal futuro sviluppo immobiliare del P.I.I. “Calchi Taeggi – Bisceglie” (SeiMilano), di cui buona parte erano stati promessi per il parco sul deviatore dell’Olona, possano essere invece dirottati sul parco delle Cave, con le prospettive preoccupanti e dannose che si temono.
È tutto nella delibera del Consiglio del Municipio 7 allegata, chiara ma non troppo, cui nemmeno le opposizioni (centro-sinistra e Movimento 5 stelle) hanno votato contro!
Si parla di questi argomenti anche all’assemblea pubblica di mercoledí 28 novembre alle ore 21 in via Valsesia, 96 (oratorio della chiesa di San Pier Giuliano Eymard): invito tutti quelli che concordano con questo comunicato a intervenire, per il bene della nostra zona e dei nostri parchi!
Andrea Giorcelli
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Scarica Delibera del Municipio7 sulle opere al parco delle Cave con gli oneri del P.I.I. Calchi Taeggi Bisceglie (3.25 MB) |
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scrivo per ricordare i due progetti a favore della vivibilità e della mobilità debole, già illustrati con il precedente invio, inseriti nel bilancio partecipativo del Comune di Milano:
proposta intelligente, peraltro mette in discussione lo schema superato del marciapiede a lato della strada: nell’urbanistica moderna i percorsi pedonali ove possibile devono essere indipendenti da quelli veicolari;
e
RISTRUTTURAZIONE VIABILISTICA DI PIAZZALE SIENA
di cui anche qui parlano molto bene: http://blog.urbanfile.org/2017/10/30/xxxmilano-molinazzo-piazzale-siena-una-piazza-esagerata/
Mi raccomando, il “Supporto” è un’azione fondamentale poiché solo le proposte piú supportate passeranno alla fase successiva (quella di valutazione tecnica e progettazione) e avranno la possibilità concreta di essere realizzate, visto che il Comune ha già messo a disposizione 500.000 € che verranno spesi per le proposte che alla fine risulteranno scelte in ogni Municipio.
Per supportare le proposte basta selezionare il tasto rosso “Supporta”, come nell’immagine a fianco, (vi verrà chiesto di iscrivervi al sito del bilancio partecipativo, come da istruzioni allegate) all’interno delle pagine seguenti:
e
Il numero di “Supporti” sarà reso pubblico al termine della prima fase (che scade il 10 dicembre prossimo), affrettatevi!
Grazie, un saluto.
Andrea Giorcelli
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Istruzioni per supportare la proposta di via Lucca (117 KB) | |
Istruzioni per supportare la proposta di piazzale Siena (116 KB) |
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